31 Marzo 1917

Ogni volta che un cuore trasale al Tuo soffio divino sembra nascere sulla terra un po’ più di

bellezza, l’aria si profuma di dolci essenze, tutto diventa più amichevole.

Quale potere è il Tuo, o Signore di tutti gli esseri, da far si che un atomo della Tua gioia sia

sufficiente a cancellare tante ombre e tanti dolori, che un raggio della Tua gloria possa illuminare

così la pietra più sorda, la coscienza più scura.

Mi hai colmata dei Tuoi favori, mi hai svelato molti segreti, mi hai fatto gustare molte gioie

inattese, insperate, ma nessuna delle Tue grazie può eguagliare quella che mi concedi quando un

cuore trasale al Tuo soffio divino….

In quelle ore benedette la terra intera canta un inno di allegria, l’erba freme di piacere, l’aria vibra di

luce, gli alberi innalzano al cielo la loro preghiera più ardente, il canto degli uccelli diventa un

cantico, le onde del mare si gonfiano d’amore, il sorriso dei bambini racconta l’infinito, le anime

degli uomini traspaiono nei loro occhi.

Dimmi: mi concederai il potere meraviglioso di far nascere quest’aurora nei cuori attenti, di

risvegliare le coscienze alla Tua sublime Presenza, di far sorgere un po’ del Tuo vero paradiso in

questo mondo così triste e demolito?

Quali felicità, quali ricchezze, quali poteri terrestri possono eguagliare questo dono sovrano?

O Signore, non Ti ho mai implorato invano, perché sei Tu che parli a Te stesso in me….

Goccia a goccia lasci cadere in una pioggia fecondante la fiamma viva e redentrice del tuo amore

onnipotente. Quando queste gocce di luce eterna scendono dolcemente sul nostro mondo d’oscura

ignoranza, si direbbe che piovano ad una ad una le stelle dorate dallo scuro firmamento.

E tutto s’inginocchia in muta devozione davanti a questo miracolo che si rinnova sempre.